La nuova Europa dell’11 marzo
Stefano Folli ha scritto delle cose molto interessanti in un commento su Corriere della Sera.it. Alcuni stralci da me estrapolati ed evidenziati:
«L’Europa non sarebbe soltanto una moneta unica e una burocrazia, ma comincerebbe a esistere come una comunità politica cementata da un grande dramma collettivo. Nonché da un comune nemico quale è il terrorismo nichilista […]. Il sovrapporsi delle sigle (Eta, Al Qaeda) nasconde l’alleanza plausibile fra estremisti islamici e frange terroriste interne in grado di sfuggire a ogni controllo e a ogni logica. […] Un fondamentalismo medievale ma globalizzato e tecnologicamente evoluto. Ne deriva che la minaccia è reale per tutti gli europei. […] A questo punto la sicurezza diventa la priorità politica nell’area europea e ciò investe le responsabilità dei governi e anche delle forze di opposizione. Sicurezza vuol dire più risorse, ma soprattutto risorse spese bene e non sperperate. Vuol dire altresì capacità di salvaguardare una civiltà giuridica, senza affidarsi a leggi speciali. Gli europei, se vogliono, possono dimostrare che per la guerra al terrorismo non c’è bisogno di un Patriot Act e di Guantanamo. […] Si può decidere che la risposta americana al terrorismo è sbagliata, ma allora è necessario avere qualche idea alternativa ed efficace. […] Dopo l’11 marzo, se si ammette che chi ha attaccato la Spagna ha voluto colpire l’intera Unione, è indispensabile che sia l’Europa a rispondere al terrorismo. Dimostrando, se del caso, di avere una ricetta migliore di quella di cui dispone l’America. Il disimpegno pacifista è una risposta? A suo modo lo è, ma difficilmente l’Europa sfuggirebbe per questa via ad altre dosi di nichilismo terrorista. ‘Madrid, Italia’ si è scritto nei giorni scorsi. Se non è solo retorica, è opportuno trarne le conseguenze».
Mi sembra concreto e saggio, tra i disgustosi “distinguo” (peraltro già previsti da 1972) ambigui sulla condanna all’orrore che sento in questi giorni…
tonello, mi sembra molto condivisibile, l’unica cosa è che ci andrei piano a definire il terrorismo islamico “nichilista”. Siamo noi i nichilisti. Gli arabi sono pronti a morire per quello che predicano, noi, nichilisti, no. Noi siamo la società dei consumi, la molle società del tramonto dell’impero, speriamo che le cose cambino.
Sono anche d’accordo che elezioni sono state manipolate… Nel senso più profondo del termine, Aznar non ha saputo o voluto (su questa questione scusami ma non entro) capire le mosse del nemico ed adesso, gioco/forza, ci troviamo nella spiacevole situazione per cui i capi di AlQuaida hanno deciso la leadership spagnola (il che non significa che la leadeship del partito socialista spagnolo sia connivente con alquaida)… Ci aspettano brutti tempi, carotoni! Su con la vita, cià F.
Come prevedevo, il tuo commento è “concreto e saggio”, caro Ciccio… Però credo che alcuni musulmani siano pronti a morire per ciò che viene loro inculcato in società antidemocratiche e non secolarizzate…
Civiltà toni, non società :-) La democrazia è la nostra soluzione mica per forza LA soluzione, la secolarizzazione stessa è una soluzione, mica per forza la più migliore :) Considera che nella vita è questione di punti di vista e che gli arabi ci considerano dei “debolucci” proprio per via della secolarizzazione… Civiltà diverse, che si stanno scontrando :) Ciao! F.
la migliore decisamente più indicato della “più migliore” ;) decisamente :)F.
Più che scontro di civiltà (e la sparo forte) secondo me è uno scontro di tempi: post-modernità vs. medioevo… ;)
anche il medioevo avrebbe delle ottime ragioni su questa postmodernità, toni :)