Pacificatori, non pacifisti ad ogni costo
A Giovani e RIbelli, la festa nazionale di Azione Giovani a Roma, Gianfranco Fini ha fatto una serie di dichiarazioni che condivido:
«Il terrorismo è la peste del ventunesimo secolo. […] Vi invito ad una mobilitazione per la pace contro il pacifismo, che è una caricatura della pace. Ponzio Pilato fu il primo pacifista della storia. Quello che se ne lavò le mani. […] La pace non si conquista sventolando bandierine, ma portando avanti una politica autenticamente pacificatrice. L’alternativa al terrorismo è questa, non è il pacifismo. Ha fatto bene Casini a dire che il terrorismo in Iraq non è resistenza. Diciamo no a politiche giustificazioniste. […] Il mio augurio è che non ci sia mai più chi distingue ostaggio da ostaggio. […] I terroristi non distinguono buoni o cattivi, vogliono solo annullare gli esseri umani».
Mi è tornata in mente una frase di un cardinale letta qualche giorno fa su Limes a proposito della necessità di essere pacificatori, attivi nella costruzione della pace, piuttosto che passivamente pacifisti ad ogni costo. Anche quando il pacifismo è “pacifinto” e non individua alcuna soluzione.
Dunque tu e fini condannate allo stesso modo anche i massacri di Falluja, vero?
No, perchè non c’è traccia nel discorso del delfino di Almirante……
No, non ci siamo: “portare avanti una politica pacificatrice” significherebbe invadere attivamente un paese che ha seimila lati oscuri ma sicuramente alla pace NON sta attentando? E la soluzione che si porta avanti è una pacificazione che ammette l’uso delle armi finché l’ultimo nemico della pace (chi decide chi questo sia?) non sarà caduto? Mi spiace, c’è un’ingenuità di fondo nel credere nella buona fede da pacificatori di Bush e di chi lo appoggia. Paesi in condizioni assai più gravi dell’Iraq ma con molto meno petrolio vengono sistematicamente ignorati… ma il discorso si fa lungo. Di sicuro, non si può alzare un casino e andarsene. Ma alrtettanto di sicuro, non si doveva andare a “pacificare” come si è fatto.
Alla pace si attenta anche gasando i curdi e uccidendo centocinquanta oppositori al giorno. Gli italiani a Nassiriya fanno peace enforcing. Gli americani hanno fatto parecchi casini, ma da qui a difendere i “ragazzacci” di Falluja ce ne sta…
Anche io condivido tutto…
P.S.: gradirei che nessuno accostasse mai Almirante a Fini… neanche lontanamente… persone come Almirante ne nascono una ogni millennio…
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