Videogiochi e scaffolding cognitivo
Maurizio Cardaci scrive: «Capovolgendo la banale constatazione che la tecnologia è un prodotto della mente umana, possiamo asserire che la nostra intelligenza è il risultato dell’uso di strumenti».
Quando ho letto questa frase mi si è accesa una grossa lampadina. Ho riflettuto su come l’uso dello strumento-computer stia modificando l’intelligenza della specie presa nel suo complesso.
Che influenza hanno, ad esempio, i videogiochi sulla vita quotidiana? Tralascio le noiose ricerche che correlano violenza da tastiera a violenza reale (Grand Theft Auto racchiuderebbe un modello educativo da riprodurre nella giornata e mai ucciderei un passante :P) e mi pongo un’altra domanda: videogiocare ha aggiunto qualcosa alla mia intelligenza? Mi è stato utile? Malgrado le congetture degli apocalittici io credo di sì.
Giocando con i simulatori di guida (Grand Prix, Need for Speed, F1 2000, Colin McRae Rally ecc.) ho fatto esperienze sul sovrasterzo e sul sottosterzo che mi sono tornate utili un paio di volte in auto…senza rischiare nulla. Credo che anche la capacità di concentrazione in situazioni complesse e sature di stimoli visivi ne abbia beneficiato. Ma c’è di più.
Ho la sensazione che gli shoot’em up (Doom, Quake, Soldier of Fortune ecc.) abbiano migliorato le mie capacità di approccio strategico e di reazione in tempi brevi. Ciò non vale ovviamente per conflitti a fuoco (spero di non doverne affrontare :P), ma anche per comportamenti “micro”. Mi rendo conto di attendere spesso di procurarmi le giuste “armi” (verbali, esperienziali, situazionali) per affrontare una situazione. Descrivendo il mio comportamento utilizzo anche la metafora bellica del “non fare prigionieri”. Non “sparo all’impazzata” rischiando di lasciare nemici vivi…attendo e massimizzo i danni arrecabili concentrando l’azione in un momento in genere circoscritto, anche se possibilmente preparato a lungo.
Mi piace pensare ai videogiochi come scaffolding (“impalcatura”) per l’evoluzione cognitiva. Il discorso riguarda anche le altre psicotecnologie.
Sono stato appena invitato a sciare per alcuni giorni a casa di amici di mia sorella (più ggiovane di me). La mia domanda pre-partenza è stata “cosa preferite vi porti?”. Mi riferivo a: zucchero, caffè, cornetti, pasta, pentole, caffettiere e quant’altro. Per risposta hanno detto: “giochi per la play-station e film in DVD!” Mi chiedo se c’è un video-game che prepari psicoattitudinalmente alla vita in cucina. Potrebbe funzionare.
Unreal Tournament. Quando gli altri ti fanno incazzare ti apposti in un angolo, acchiappi il fucile di precisione e una voce ti dirà “colpo in testa!”
la nostra intellienza è il risultato degli strumenti…è vero, l’uoomo dell’etò della pietra ne sa qualcosa…
però mi chiedevo chissà come cambieranno la mia intelligenza le miriadi di pentole che uso in cucina…;)
:O
se usi le pentole per picchiare qualcuno sulla zucca l’intelligenza cambia eccome!
P.S. l’argomento mi interessa pure, risponderei in maniera graziosa, ma sono troppo, e dico troppo, lagnuso