D’Alema il neo-con
Massimo D’Alema, intervistato su La Repubblica del 4 maggio, ha rilasciato una serie di dichiarazioni che manco Robert Kagan (teorico neocon).
Esempi:
«Esportare la democrazia con successo vuol dire non escludere a priori il tema dell’uso della forza».
«L’idea neocon di esportare la democrazia è giusta, è un grande obbiettivo».
«La sicurezza è nell’espansione della democrazia».
Christian Rocca, giustamente, se la ride di gusto…ma la cosa che mi fa morire è quello che ha combinato.
Il perfido Rocca ha segnalato a David Frum (il tipo che scrisse a Bush il famoso discorso sull'”asse del male”) le parole di D’Alema e Frum, sul suo blog, ha ripreso la notizia in un post intitolato Second-thoughts.
- Massimo D’Alema viene accomunato a Sir Max Hastings: entrambi sarebbero “second-thoughters”. :)
- Frum chiude causticamente scrivendo: «Who says President Bush is a divider, not a uniter?» («Chi ha detto che il presidente Bush sia uno che divide e non uno che unisce?»).
Ora i neocon americani penseranno che D’Alema si sia “convertito”… Mi sento più grasso! :P
a leggere l’edizione di Leftwing
sulla relazione tenuta da D’Alema ad ItalianiEuropei e a rivedere i video degli interventi del meeting, non sembrerebbe che sia proprio un Neocon.