“WebDays” 2005
A Torino ero già stato nel 2001 per consultare dei documenti dell’archivio di stato. I cantieri di Torino 2006 sono tanti e tutti dicono che non ce la faranno mai a finire in tempo. Piazza San Carlo sembra bombardata da sottoterra. Rivedo la Mole antonelliana e una mostra carina e vado in camera.
Arrivato agli Antichi chiostri apprendo che il giorno prima un gruppo molto folto di over 60 ha fatto domande al rappresentante di Yahoo!, ha navigato ed è stato raggiunto come target di riferimento: interessante!
Nel pomeriggio di sabato parlano Giuseppe Granieri, Derrick De Kerckhove e Sergio Maistrello. Gli interventi sono tutti interessanti. In particolare De Kerckhove fa una serie di riflessioni interessanti che provo a sintetizzare:
- sul web si trovano “screttori”, cioè soggetti non passivi che leggono e scrivono;
- la tecnologia non ha più bisogno di ordine grazie agli interlink che lateralizzano la gerarchia (rompendo una prospettiva che risale ad Aristotele) e gli oggetti online vanno taggati perché è il nostro stesso cervello che funziona così al fine di creare strutture di riferimenti e non di classificazione;
- nella contemporaneità ciascuno di noi ha un’ombra digitale, una persona digitale, conoscibile prima che nel mondo reale;
- il libro è ancora oggi più durevole del digitale;
- il sistema di Rete va a “scomparire” così come il sistema nervoso centrale è “trasparente”.
La sera tutti a cena da bu.net con Andrea che fa da ottimo padrone di casa. Si mangia benissimo, si fanno le foto, ci si confronta sul web. Parlo tantissimo con Sergio, con Antonio e con Riccardo.
Domenica tocca a me aprire la sessione pomeridiana con l’intervento sui blog locali. Si accenna ad alcune possibilità di collaborazioni e nuovi blog. Subito dopo il treno che in venti ore mi riporterà a Palermo.
Il bilancio di WebDays 2005 è a mio avviso molto positivo: organizzazione ottima, ci siamo visti tra blogger e divertiti insieme, contatti da cui nasceranno sicuramente realtà nuove, location adeguata e pubblico attento. Il prossimo anno ci si torna. :)
Heheh la semiotica è avanti :P Roland Barthes aveva parlato della differenza fra “scriventi” e “scrittori” (che suona molto meglio di “screttori”) una trentina di anni fa :P
Invece, non ho capito bene la differenza che passa fra un link e un interlink. Cosa c’è di nuovo sotto il sole? .-)
Ehi, grazie a te!!!
Dai un occhio da me… ho messo anche le foto.
ciao
potrò dire ai miei figli ‘io c’ero!’…