Silent party
Ieri sono andato al silent party a Monreale, a palazzo Cutò. Un silent party è una festa in cui…si sta in silenzio! Sono vietati tutti i comportamenti che creano rumore, non si può tenere il cellulare acceso, non si può fumare e non si può parlare. Si comunica con dei foglietti di carta, con i gesti e con gli sguardi. La festa era organizzata dal 54B studio di Palermo.
Si può pensare che si tratti di un’idea tutto sommato banale, però a me è piaciuto. È certamente un’esperienza imbarazzante e per alcuni fastidiosa. Io cerco sempre stimoli e credo di averne trovato qualcuno. Intanto gli studi sulla percezioni degli stimoli provenienti dall’ambiente sono veritieri. Penso in particolare al fatto che noi umani riusciremmo a gestire a livello cosciente da tre a sette stimoli contemporaneamente. Durante il silent party l’acustica decade. Si ascoltano suoni della natura e fruscii degli abiti. Quindi si fa più attenzione ad altri elementi. Per esempio ho notato molto i profumi e ho osservato meglio la luce negli ambienti.
Worth doing!
La trovo un’idea fantastica..
.. ma non hai messo alcun resoconto su qualche conversazione particolare?
ps. In più mi vengono della battute cafone sul party a tema ‘pizzini’. Le scaccio come mosche cattive che turbano la mia visione mitteleuropea.
Sciao!
Dev’essere molto stimolante, non ne avevo mai sentito parlare prima!
Già, perchè non riporti qualche stralcio di conversazione scritta?
Contatto le organizzatrici per avere le trascrizioni, se possibile. ;)