L’amore dura tre anni, mesi, settimane, giorni, minuti, secondi
L’amore dura tre anni; «l’amore è una botta effimera di dopamina, noradrenalina, prolattina, luliberina e oxitocina. Una piccola molecola, la feniletilammina (FEA), provoca sensazioni di allegria, esaltazione, euforia. il colpo di fulmine sono i neuroni del sistema limbico saturi di FEA. La tenerezza sono le endorfine (l’oppio della coppia) […] è scientificamente provato che questi ormoni cessano di agire dopo tre anni. […] Chi siete voi per osare misurarvi con ghiandole e neurotrasmettitori che vi pianteranno in asso alla data di scadenza?». Anche se il libro finisce ribaltando la tesi cardine (Frédéric spero che il fatto che questo post sveli che il titolo è menzognero non ti abbia troppo irritato).
L’amore dura tre mesi; il tempo di un’estate finché il vento se lo porta via confondendolo nel turbinio del foliage.
L’amore dura tre settimane; poi si fugge, non si riesce a reggere e si riacquista la libertà,
L’amore dura tre giorni; un weekend rubato alla città, stringendo forte e poi tenendosi stretto l’oblio.
L’amore dura tre minuti…il tempo di una bottarella e via.
L’amore dura tre secondi; è una nuvola di capelli o due occhi da cerbiatta che attraversano il campo visivo per schiantarsi all’opposto. Ah, quanto ho amato così! :D
(immagine segnalata da kilotto ma non ho trovato la fonte originale per il credit)
L’importante è viverlo almeno una volta nella nostra misera vita.
e vale davvero la pena di vivere per vivere questa sensazione una sola volta nella vita?
3 minuti è il tempo di una bottarella e via?
che lo spirito di john holmes ci protegga tutti…
Cynaro sveltina, non fare il puntiglioso! :D
Può durare anche tre secondi ma essere indimenticabile
L’amore dura tre anni suona come La crisi del settimo anno e menate varie. Perchè cercare di quantificare in giorni , ore, minuti un sentimento come l’amore? C’è in questo la stessa ostinazione che c’è nel volere dare una forma alle nuvole, una smania di controllo degli eventi e una necessità di volere rendere familiari cose che non conosciamo, che ci sfuggono perchè superiori alla nostra comprensione. E non è poesia.