Fisherman’s Wharf e San Francisco
Ho dimenticato di parlare di una cosa relativa alle turbolenze in volo. Le volte che mi sono capitati voli “bumpy” in Italia ho sentito gridolini/urla/lamentele e ho visto gente attaccata al sedile. Gli americani si comportano diversamente: durante la turbolenza dormono, mangiano e, se proprio devono manifestare qualcosa…si divertono! ‘Sti due disgraziati mentre cominciavo a pensare di fare testamento facevano gridolini tipo ottovolante e ridevano. Ricordarsi di fare finta di niente anche se stai dentro allo shaker (oltre al classico “non applaudire all’atterraggio”).
Dormo nella stanza di un teenager americano tipico. Ha la batteria, un poster dei Led Zeppelin, dipinge, ha dei libri, un Mac, ama i videogiochi e ha una passione per le magic card. Pare che qui tirino gli zainetti JenSport e di Eastpak che riempiono le nostre classi finora neanche l’ombra.
Dicono che le californiane siano belle ragazze. Il problema è trovarle, visto che finora ho visto soltanto asiatiche!
Ci sono dei cartelloni pubblicitari animati fighissimi…praticamente i 6×3 nostri in versione wide ma con la pubblicità che cambia…hanno un display a contrasto elevato.
Domenica sono stato a Fisherman’s Wharf, la zona del porticciolo dei pescatori dove si mangiano frutti di mare. Mi ha ricordato molto Mondello (e ciò che Mondello potrebbe essere). In generale i colori della San Francisco Bay, un certo essere socievoli e il clima (anche se di pomeriggio entra il vento dal Pacifico e si gela) accomunano la California alla Sicilia. I chioschetti hanno quasi tutti nomi italiani anche se pare che gli asiatici stiano subentrando nelle gestioni.
San Francisco è una città molto bella e colorata. Le strade sono a volte strette come quelle europee. È facile essere scontato quando si parla di un posto come questo riportando frasi già dette ma, credetemi, i saliscendi di questa città costruita tra le colline che digradano verso il mare sono inimmaginabili finché non si vedono. Lombart Street, la famosa discesona con i tornantini e i fiori, è divertente.
Little Italy, nella zona di North Beach, è molto carina, con localini tipici, pasticcerie, ristoranti e una grande chiesa. I pali della luce sono decorati con il tricolore.
E poi tocca ai grattacieli con la Transamerica Pyramid, il più alto edificio di San Francisco (260 metri) nonché uno dei suoi simboli. Il più alto edificio della Sicilia, il grattacielo Ina, è alto 65 metri. Vicino c’era un graffito di Banksy; c’è scritto: «If at first you don’t succeed – call an airstrike».
Nel prossimo post parleremo anche del perfido parente-di-parente-che-a-me-non-viene-niente.
Le foto sono qui.
Molto belli questi post. Continua a scrivere! ;-)
Ciao,
Emanuele
:)