La festa a Brooklyn, semafori pedonali e mance
Sabato sono andato con Carmine, un ragazzo italiano che è qui, e Olivia, la sua ragazza, a una festa assurda dalle parti di Bushwich (Brooklyn). Sul divieto di alcol ai minori di 21 anni sono rigidissimi, sulle norme di sicurezza (uscite, solidità delle scale antincendio) e igieniche (bar) un po’ meno… La festa era in capannone industriale in una zona da paura. A Williamsburg e dintorni una serie di spazi un tempo industriali sono sempre più fucine creative con designer, artisti, creativi. Il capannone della festa di cui vi parlo è sede di 3RDWARD, un centro di design per creativi appunto. Era anche una festa di beneficenza. Hanno ideato dei rifugi di fortuna per Haiti in acciaio, i Domes for Haiti. Durante la festa hanno raccolto 23 mila dollari per Haiti. Bravi.
Ma parliamo di semafori pedonali a New York. A Palermo si passa anche col rosso ma a New York…pure! La gente ha fretta e non è tassativo non attraversare quando è rosso. I guidatori (le auto sono di meno in proporzione, la subway funziona benissimo) sono mentalmente pronti a trovarsi un pedone sull’attraversamento e guardano comunque. Ok, una differenza c’è: non si discute se un auto trova un pedone dove non dovrebbe essere o viceversa. Si perderebbe troppo tempo.
Una cosa che fa impazzire gli italiani è la storia delle tip, le mance. Sono praticamente obbligatorie. In genere vanno dal 15% al 20% del conto e gli italiani sono noti per non lasciarne…infatti spesso nei locali frequentati dai turisti viene aggiunta a matita. I camerieri sono pagati poco (o nulla) e le mance sono fondamentali in questa economia. Inoltre i prezzi a volte non riportano le tasse. Ce n’è abbastanza per fare impazzire un connazionale.
Alla prossima.
Le foto sono qui.
AGGIORNAMENTO: le foto di 3RDWARD.