“Allahu Akbar”, la curiosa canzone nei trend mondiali di Spotify
C’è un fenomeno abbastanza curioso emerso dopo la strage di Parigi: sulla nota applicazione di streaming audio Spotify, nella classifica che riporta i pezzi che stanno crescendo maggiormente negli ascolti al numero sette si trova Allahu Akbar di tale Dj Inappropriate. Il pezzo è comune musica elettronica con un solo campione che ripete «Allahu Akbar». Ovviamente riporta con la mente alla frase urlata dai fondamentalisti islamici di tutto il mondo ma pare che nulla abbia a che fare con questi.
Ho provato a investigare un po’ su Dj Inappropriate e ho trovato l’account SoundCloud e la pagina facebook.
Da SoundCloud si evince che il pezzo è stato caricato sette mesi fa, ha anche una versione trapped e una strumentale che si chiama T-Error. Ci sono diversi altri pezzi elettronici che nulla hanno a che vedere con l’islam.
Su facebook si evince che si tratta di un gruppo di tre, che dicono di essere “bradipi” e di creare «sick tunes», canzoni “malate”. Una frase dell’about è in norvegese.
Ho cercato di capire qualcosa della viralità di Allahu Akbar scrivendo via facebook e mi hanno risposto, ma non hanno voluto rispondere alle domande che ho posto appena ho spiegato che avrei scritto qualcosa mettendo in relazione il trend su Spotify e i fatti di Parigi.
Apparentemente si tratta di una coincidenza, quindi. Qualcuno ne sa di più?
Questa canzone è fatta per creare un ideale di musica “malata” , nel senso che: Allahu Akbar, una frase gridata da persone ” pazze”, rispecchia il tipo di musica elettronica usata dalla canzone, cioè un ritmo veloce e molto confusionario.
Super :)))