17 ragioni per tagliarvi i polsi…se siete Michael Moore
Ovviamente, non pensandola come Michael Moore nel suo articolo, dico la mia. Se c’è una ragione per non tagliarsi i polsi, questa è la “sconfitta” del regista di Fahrenheit 9/11. Non perché Bush sia un santo, ma perché non lo è stato neanche Moore che ha riempito il film di almeno 59 ambiguità, furbate ed “errori” presumibilmente deliberati in un’ottica in cui si poteva vincere con pochi voti, come vinse Bush nel 2000. Ammesso che Bush sia un mistificatore lo è anche Moore.
Eppure forse le ragioni per tagliarseli (i polsi) ci sono e provo a vederle ragionando sui punti di Moore.
- Rudolph Giuliani, che probabilmente sarà il prossimo candidato repubblicano, è una figura carismatica e potrebbe essere un osso molto duro. Hillary Clinton è certamente migliore di John Kerry, ma viene considerata troppo snob per essere votata da alcune fasce dell’elettorato democratico.
- Presenta una visione parziale e auto-indulgente dei dati.
- «i tuoi genitori sbagliano sempre e non dovresti stare ad ascoltarli».
Affermazione pesantissima, diseducativa (per sua figlia Natalie, innanzitutto), deplorevole. Credo anche da parte dei genitori democratici. - Mancano le fonti dei sondaggi sul presidente e sulla guerra, come spesso avviene nei lavori di Moore. Ragionando secondo logica, potrebbero far parte di batterie di domande da cui sono stati tratti anche gli exit poll. E gli exit poll erano sbagliati; quindi, sempre seguendo la logica, Moore potrebbe non argomentare su dati veri.
Trovo bizzarro e (forse) offensivo il fatto che Moore accomuni tra le cose incomprensibili dell’America Pop Tarts ed elettori. - Il fatto che Moore dubiti delle capacità dei democratici di «fare il loro lavoro» proietta pesanti ombre sull’appoggio (fino a prima delle elezioni incondizionato) di Moore alla causa democratica.
- Presenta una visione parziale e auto-indulgente dei dati. Quanto alle Hawaii c’è ben poco da gioire, poiché da sempre le Hawaii hanno votato in massa per i candidati democratici, Linda Lingle (repubblica) è stata eletta governatore dopo 40 anni di governatori democratici e la percentuale dei votanti di Bush (44%) è tra le più alte di tutti i tempi per un candidato repubblicano. Il trend non sembra, quindi, positivo.
«Possiamo disidratarli o seppellirli nella lava».
Frase di cattivo gusto e che allude alla “distruzione” fisica dell’avversario. Suona sinistra in un contesto di elezioni democratiche. - La “noce velenosa” per i democratici è forse proprio Michael Moore. Nel 2000 sostenne il candidato Nader, da più parti indicato come detrattore di voti ad Al Gore. Fahrenheit è forse stato “nocivo” (e torna la metafora della noce) a John Kerry nel 2004.
- Trovo l’osservazione sul declino dei bianchi in America vagamente discriminatoria.
- Taccagno.
- Vedasi il punto 8.
- L’ex rettore dell’University of South Florida (USF) [Betty Castor, che è stata particolarmente “tenera” con Sami al-Arian, immigrante palestinese che insegnava ingegneria accusato nel 1994 di essere stato a capo del maggiore gruppo di supporto presente negli Stati Uniti del Jihad islamico, una celebre organizzazione terroristica; n.d.a.] è stato battuto nella corsa per il Senato in Florida. Beviamoci su!
- Vecchio maniaco.
- Magra consolazione.
- Da come stanno andando le cose sembra che Bush nel weekend si dia da fare a Falluja, non a Kennebunkport [località del Maine in cui si trova la casa al mare di George W. Bush; n.d.a.].
Concordo, invece, con Moore sui calci nel posteriore da lui ricevuti. - Ho letto su un giornale che l’Ulivo crede alla costruzione dell'”eredità” e si sta già portando avanti: chiedono fin d’ora il ritiro dall’Iran…
- Da quella linea delle tre yard la squadra avversaria rifà meta. Meglio prendere le palle per terra (…) e tornare a casa (piangendo).
- Ma i media americani non erano quasi tutti contro Bush? Non parlano forse di 100.000 morti [stima della rivista “The lancet”; n.d.a.] (cifra impossibile) in Iraq?
L’America ha bisogno di un presidente, checché ne dica Mort. E questo presidente, a detta degli elettori e con buona pace di Michael Moore, si chiama George W. Bush.
sei il mio eroe…:D
Ciao prof dj, volevo precisare alcune cosine che mi sno venute in mente leggendo le 50 e rotte tesi dell'”eretico” democratico di prima. Sono cose che scrivo di getto, ma credo ugualemnte importanti.
1)Al mio paese si dice che abbia vinto Gore
2)Errore di poco conto, diciamocelo
3)Sull’obiettività dei giornali, e dei media in generale, credo che sappiamo tutti come vanno le cose veramente
5)Bush prima del 11/9 non aveva proprio una base elettorale così ampia
10)Tante fonti citano che molti servizi di intelligence sapevano dell’attacco dell’ 11/9… e l’FBI, la CIA e la NSA non sapeva nulla?
26)Bush prende indicazioni su politica estera dalle multinazionali delle armi e dalla massoneria
31)Quando Bin Laden era in Sudan, i servizi di quel paese volevano darlo agli americani, che però hanno ririutato. A quei tempi c’era comunque Clinton
39)Da dove vengono queste prove?Ricordiamo che i primi paesi che hanno foraggiato il terrorismo nel mondo sono stati proprio gli USA, con l’istituzione della “Scuola delle Americhe”
41)Se è per questo Bush di amare la pace. Anche i capi di Stato sparano cazzate
45)ogni ferito civile è un civile di troppo. Sempre
49)Eh già. Gli americani non hanno mai torturato nessuno in Iraq, no?
55)Eh?
56)Devono dirlo per forza, altrimenti i loro cari perdono voti elettorali
59)Marketing. La stessa cosa che fanno gli Usa da anni facendoci vedere i film di propaganda di guerra.
Volevo solo dimostrare che la verità ha sempre molte facce. Nè Moore, né Bush, né questo liberl, né nessun altro, né io abbiamo la palla di cristallo per vedere come sono successe tutte le cose davvero. E qualora sapessimo la verità, ognuno direbbe la propria.
Ma questa è una cosa che tu sai benissimo.
Bel lavoro con le 17 tesi di Moore messe allo specchio!.:-) :-)
wow! finalmente qlk ke non spala m***a su Bush! continua cosi :D