Goldrake
Nei pomeriggi della fine degli anni ’70 e dei primi anni ’80 chiedevo a mia mamma di prepararmi pane e nutella. In tv c’era Mazinga, c’era Goldrake. Non mi spiego perché ripensando a quegli anni mi prende la malinconia. È una sensazione intensa quanto inspiegabile.
Qualche giorno fa ero in radio e Lino (il programmatore musicale) stava ascoltando una canzone. Voce, chitarra e archi, ma quelle parole… Quella canzone è il rifacimento unplugged di una delle sigle di coda di Goldrake e mi ha dato un’emozione forte. Credo che soltanto gli “about 30” mi staranno capendo adesso.
Alessio Caraturo ha 28 anni, è di San Sebastiano al Vesuvio (NA) e ha aperto alcuni concerti della Bandabardò. Il cd single di Goldrake esce su Carosello Records e comprende anche la versione strumentale e un inedito (Un pensiero senza fine). Il video andrà in rotazione a giorni su Video Italia e MTV.
«Va’, distruggi il male va’».
Uao, deve essersi rovinato per comprare diritti sia italiani (il brano) che giappi (il nome di UFO Robo Grendizer che fa bella mostra di sé sul disco).
O no?
Lo accoglierò come un amico.
Hai rovinato un mito… vergognati.
Un ex fan di goldrake, che da quando ha ascoltato la tua canzone, gli viene i brividi di ribrezzo da quanto l’hai rovinata… ma prendi psicofarmaci prima di cantarla?