Contro lo scontro delle civiltà
«Lo scontro di cui siamo testimoni in tutto il mondo non è uno scontro delle religioni o uno scontro delle civiltà. È uno scontro tra due opposti, tra due ere. È uno scontro tra una mentalità che appartiene al medioevo e un’altra mentalità che appartiene al ventunesimo secolo. È uno scontro tra civiltà e arretratezza, tra il civilizzato e il primitivo, tra barbarie e razionalità. È uno scontro tra libertà e oppressione, tra democrazia e dittatura. È uno scontro tra diritti umani da una parte e la violazione di questi diritti dall’altra. È uno scontro tra coloro i quali trattano le donne come bestie e coloro i quali le trattano come esseri umani. Ciò a cui assistiamo oggi non è uno scontro delle civiltà. Le civiltà non si scontrano ma competono»
(Wafa Sultan, psichiatra arabo americano).
oh… non mi paiono importanti queste cose… voglio dire… c’è lo scontro fra partiti, lo scontro fra tifosi di calcio, lo scontro fra suocera e nuora, fra figli e genitori, fra vicini di casa e dirimpettai, fra colleghi sul posto di lavoro, a scuola fra alunni e proff… che poi ci sia anche fra civiltà… ovvio, come minimo
Il problema della nostra cosiddetta civiltà è, a parer mio, che non si rende conto del suo totalitarismo.
Se qualcuno vorrà continuare sul tema, pongo alcune domande:
1) – Perchè l’integralismo islamico emerge tra gli anni 80 ed esplode negli anni 90? Perchè non prima e non dopo?
2) – Perchè c’è gente (pare parecchia) che alla notizia dell’11 settembre fa festa?
3) – Per quale ragione da quasi cinqque anni c’è un impegno militare ignoto dai tempi della seconda guerra mondiale?
Mi piacerebbe chiacchierarne con qualche partecipante. Ciao a tutti
Mordecai