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Parte “Codice Internet”

Codice Internet è un progetto per divulgare Internet in Italia, per portare la Rete alle persone, con eventi ed iniziative “on the road” che partiranno da settembre 2008 e si articoleranno sino a fine 2009 (in questa prima fase). Tutto nasce da un’idea di Marco Montemagno che io e altri stiamo supportando con entusiasmo. C’è bisogno dell’aiuto di tutti per estendere il progetto.

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Secondo round di progetti per moltomedia

Moltomedia, il laboratorio creativo virtuale di Mediaset, ha aperto un secondo round di di raccolta di progetti innovativi per produzioni digitali declinabili su più media che proseguirà fino al 31 ottobre.

Qui il tempo è poco ma mi piacerebbe partecipare. Se avete qualche idea o spunto da portare al brain storming potremmo lavorarci insieme. :) Scrivetemi.

Moltomedia

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20 anni di radio

Ieri ricorreva il ventesimo anniversario della prima volta in cui ho parlato in un microfono in diretta radio (a essere sinceri da bambino avevo già parlato, in pieno tripudio delle radio private, in quella che era la radio di mio zio). Il mio primo programma (di dieci minuti!) andò in onda la domenica successiva. Se fate due conti credo di essere stato abbastanza precoce: avevo 12 anni.

La radio è cambiata molto negli anni, come racconto agli studenti dell’università (sono cultore della materia di Storia della radio e della televisione a Palermo) e mi fa un po’ impressione essere testimone oculare di certi mutamenti.

Innanzitutto è cambiato lo spirito e non sempre è stato un bene. All’inizio erano tutti pionieri e “one-man-band”: non era infrequente che l'”editore” fosse anche direttore artistico e della programmazione, tecnico, speaker, agente pubblicitario… Io stesso andavo in auto-regia (era il miglior tecnico che potessi avere però :P). Eppure in quegli anni mi sembra che, insieme all’improvvisazione e a una certa dose di anarchia, ci fosse più fantasia nei format. Ascoltando le radio oggi sono tutte uguali o quasi (web radio a parte), con le locali appiattitte in maniera suicida sui network, stesse notizie da TGCOM e stessa musica, senza mai osare (il successo di Virgin Radio non mi sorprende, a proposito: è diversa). Copiare i network nei primi ’90 (nei tempi del terremoto della legge Mammì) ha portato alla professionalizzazione, oggi (insieme al P2P) secondo me guida alla tomba.

La radio è stata ed è per me molto importante, quasi vitale. Ci passavo i sabato pomeriggio da adolescente, è legata a emozioni fortissime (ad esempio le serate in spiaggia davanti a decine di migliaia di persone), la considero un mezzo ideale e molto attuale (non a caso gli ascolti complessivi crescono) e spero di poter tornare a farla con maggiore frequenza. Oggi faccio poco più di due ore a settimana. Eppure alcuni progetti bollono in pentola…

E poi la radio mi ha avvicinato a Internet: se non fosse stato per il sito della mia radio di allora non sarei forse entrato in una web agency, non avrei imparato l’html in una sera e…non sarei qui a fare il lavoro che oggi faccio.

W la radio!

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Palermo, Ztl e dossier

A Palermo erano state istituite due zone a traffico limitato. Il Tar le ha cancellate. Stefania Petyx, l’inviata di giallo vestita di Striscia la notizia, che per me è innanzitutto un’amica, ha studiato a fondo la vicenda e ha pubblicato su Rosalio due post da leggere, anche se non vivete a Palermo. A volte sui blog c’è vero “giornalismo”, a volte i giornalisti non fanno affatto “giornalismo”.

Dossier Ztl: le parole che non ci hanno detto
Dossier Ztl 2: un pasticciaccio brutto, brutto

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Una borsa di studio per SEOLABORATORIO a Torino

Questo venerdì i ragazzi di SEOLAB organizzano a Torino un corso di marketing online per la promozione e la popolarità sul web. I relatori saranno Michael Gawel, Gianluca Dettori e Paolo Geymonat.

Michael mi ha chiesto di girare a voi lettori una borsa di studio (del valore di 280 euro). È semplice, basta andare su questa pagina e mostrare la propria motivazione. ;)

In bocca al lupo!

Una borsa di studio per SEOLABORATORIO a Torino

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Kudos ai giovani creativi, Stefano e Francesca!

La creatività in Italia non scarseggia. Un pretesto per ricordarlo viene dalla Young Lions competition del recente festival della pubblicità tenutosi a Cannes dove Stefano Migliore e Francesca Casadei (una bionda col cervello ;) oltre che blogger nota) hanno trionfato nel settore media.

Kudos! :)

Stefano Migliore e Francesca Casadei

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Il Mosaico non ha tutti i torti…

Ho riflettuto parecchi giorni sulla vicenda Il Mosaico vs. Sarnari (Sarnari lamentava un disservizio, Il Mosaico l’ha querelato chiedendo 400000 euro, alcuni blogger hanno scritto una lettera per chiedere di ritirare la querela, Il Mosaico ha gentilmente declinato). Mi aveva fatto suonare un grosso campanello d’allarme un post perplesso di gattostanco.

Adesso credo di poter puntualizzare.

  • Molti blogger si sono schierati contro Il Mosaico richiamando il diritto di critica e la libertà di espressione. Io penso che Sarnari avesse tutto il diritto di criticare l’azienda però il diritto di critica e la libertà di espressione (così come ciascun diritto e ciascuna libertà, pur costituzionalmente garantiti) trovano un limite nel diritto e nella libertà altrui: il diritto di non essere diffamati. C’è una sottile linea che a mio avviso Sarnari ha oltrepassato usando la parola “stronzi” e forse anche nell’impostazione della critica.
  • Il Mosaico sostiene che la querela sia venuta dopo aver adito altre vie diverse da quelle legali (una richiesta di intervento sul post della discordia che Sarnari non avrebbe accolto?) e ha precisato che il problema non starebbe nella critica espressa ma in quella che l’impresa vede come una lesione della sua immagine e della sua attività.
  • La richiesta di risarcimento è a mio avviso assolutamente esosa e tutta la vicenda non gioverà all’impresa querelante che, anche qualora avesse tutte le ragioni, poteva agire diversamente.
  • I blog non sono e non possono essere un terreno solutus a legibus e i blogger devono imparare a destreggiarsi non perdendo di vista il quadro giuridico in cui agiscono. Ad esempio leggendo Il Minottino.

In definitiva mi sembra che da entrambe le parti possano individuarsi dei torti.

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Alitalia da un altro punto di vista :)

La scorsa settimana ho realizzato un sogno che coltivavo da anni, cioè quello di volare in cabina su un volo di linea Alitalia. Non sto a dirvi come è successo, è stata una circostanza fortunata, ma siccome immagino già che qualche lettore si ponga il problema legato alla sicurezza premetto che ho volato con piloti che mi conoscevano bene e che è assolutamente sicuro che ci sia una terza persona in cabina (l’aereo è progettato così, c’è uno strapuntino a scomparsa che viene utilizzato prevalentemente per l’addestramento e il controllo).
L’aereo era un MD-82. Abbiamo volato fino a FL370 (37000 piedi, poco più di undici chilometri).

In cabina

Condivido con voi alcune riflessioni. Continua a leggere »

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“And I can’t break through”

A dieci anni dalla pubblicazione di Believe di Cher l’Auto-Tune, l’effetto che veniva utilizzato sulla voce (poi presente anche in Music di Madonna ecc.), si può considerare un pezzo della storia della musica. Qualche giorno fa ne parlava The New Yorker.

Pensandoci ricordo di averlo odiato quando i Daft Punk lo usarono sulla voce (bellissima) di Romanthony in One more time. Le vendite del singolo, però, gli hanno dato ragione.

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Mi piacciono i The Ting Tings

Nelle ultime settimane il sottofondo musicale è stato spesso dei The Ting Tings, gruppo britannico pop-indie formato da Katie White e Jules De Martino.

Il disco si chiama We started nothing ed è trainato da un singolo che è una vera bomba, Great dj, adesso anche colonna sonora dello spot del Dodge Journey. A me del disco piace molto anche That’s not my name. È pop ma non è scontato. Ve lo consiglio.

Il gruppo ha una buona presenza anche sui social network. ;)

The Ting Tings

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