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Blog e commenti

Michael Arrington di TechCrunch torna sulla definizione del blog e si domanda se senza commenti si possa parlare di blog. Secondo i lettori che rispondono al sondaggio (ancora aperto) sì: anche senza commenti è un blog (anche se i commenti potenziano il contenuto, per la maggioranza).

Sono d’accordo con la maggioranza e per un minimo comun denominatore dei blog come siti che abbiano contenuto in ordine cronologico inverso.

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Gwen Stefani e le foto di Greenberg

Gwen Stefani è tornata con The sweet escape. Il cd l’ho ascoltato una sola volta e mi sembra che i pezzi degni di nota siano soprattutto quelli prodotti da Tony Kanal, con cui dovrebbe tornare nei No Doubt dopo questo disco.

Stupendo il case del cd e le foto del booklet (malgrado il taglio un po’ alla Carrà) di Jill Greenberg!

Gwen Stefani fotografata da Jill Greenberg

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NON è la blogosfera italiana

Con un certo ritardo, sempre che sia necessario, preciso una cosa. Il sedicente grafo della blogosfera italiana secondo Blogbabel pubblicato in una sbavatissima pagina di nòva 24 NON è la blogosfera italiana.

Grafo della blogosfera italiana secondo Blogbabel

Il grafo rappresenta una parte limitatissima di connessioni tra una parte opinabilmente limitata dei blog italiani scritti in italiano e aventi un feed. Non si tratta di un grafo rappresentativo (cioè non generalizzabile all’intera popolazione) perché la base statistica di circa 2-3000 2326 blog (non c’è una nota metodologica esauriente come negli studi scientifici seri, quindi perdonatemi l’imprecisione) su cui è stato realizzato è limitatissima. Pur essendo i blogger italiani una popolazione non nota (non sappiamo quanti siamo, ma i soli blog di splinder al momento in cui fu acquisita sarebbero cento volte il campione) qui mancano moltissimi cluster. Argomento debole quello che dice che chi non si linka non esiste. Soprattutto se si parla di link raccolti in poco più di un mese.

Una mappa ad effetto, quindi.

AGGIORNAMENTO: l’opinione di Luca De Biase, responsabile di nòva 24.

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DeJaVue

Peppe Caudullo è un ingegnoso designer che opera a Catania e realizza oggetti di design prevalentemente in plexiglas e in stile neo-barocco con una società che si chiama DeJaVue. È molto aperto a collaborazioni e alla realizzazione di oggetti che avete in mente e non sapete come realizzare.

Peppe è stato così gentile da inviarmi un Traplexio, una lampada da tavolo molto bella già a partire dal suo packaging che ho apprezzato molto. Grazie a lui e a voi consiglio di dare un’occhiata al sito. ;)

Traplexio

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