Ideal-tipi da pizzeria e vino da pizza
C’ho messo un po’ per segnalare il fondamentale post di x§°nalità c°nfu§a che delinea gli immancabili in pizzeria: la donna magra, l’uomo vero, “niente-ho-già-mangiato”, il difficile e l’allergico.
Da accompagnare con Pizza Vino pinot noir o cabernet sauvignon…
Siamo una squadra fortissimi!
Siamo una squadra fortissimi di Checco Zalone mi aveva già strappato più di una risata al momento della sua uscita, ma la versione medley cantata da Eros Ramazzotti, Carmen Consoli (che fa la mafiosa!), Antonello Venditti, Paolo Belli, Max Gazzè, Jovanotti, Enrico Ruggeri e Claudio Baglioni è spettacolare!
W Radio Deejay!
AGGIORNAMENTO: si è aggiunta anche Laura Pausini.
AGGIORNAMENTO 2:…e Nek.
Io fumetto
Grazie a Luigi sono diventato un fumetto! :)
“Damage”
«One more last goodbye again,
I never want to cry again.
If you should pass my way again
I’d never feel that way again.
My love was a tragedy but
your part was a travesty.
I see you in every heart now.
The music can’t keep us apart now.
I was always there.
Were you unaware?».
(Tracey Thorn – Damage)
Lunga vita ai Tiefschwarz!
Accoona.eu: la presentazione a Parigi
Mercoledì sera sono stato al Palais de la découverte per la presentazione di accoona.eu (il nome accoona viene dall’espressione swahili “hakuna matata” che significa “non ti preoccupare sii felice”). La società è sino-americana (proprio come I.M. Pei, il controverso architetto della piramide del Louvre) e ha lanciato un motore di ricerca che riconosce la lingua e restuisce risultati in italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, olandese e portoghese. Le informazioni sono suddivise in tre categorie di ricerca: web, news e business. I risultati possono essere ulteriormente filtrati e viene anche fornita una barra di ricerca parlante. I competitor sono ovviamente giganti ma potrebbe venire fuori qualcosa di interessante.
Per la presentazione (in una sala non climatizzata…ma c’era un buon cocktail) avevo coinvolto Stefano Vitta e Guido Bellomo di Bloggers.it ed era ospite Anatoly Karpov, il campione di scacchi, che avrebbe contribuito alla tecnologia di intelligenza artificiale.
Grazie anche a Nicolas (accoona) e a Francesca (Open2Europe) ho parlato con un po’ di gente interessante come Alessandra (l’unica manager italiana di accoona), Martín di FON (che parla italiano, è stato spesso in Sicilia in barca e ama Erice), Rodrigo, i ragazzi di Inter(net)view (che mi hanno intervistato) e quelli di Class CNBC.
Ho trovato simpatico e carismatico Loïc Le Meur a cui ho buttato lì la proposta di creare qualcosa di simile a BlogItalia per la Francia. Nei prossimi giorni sonderemo questa possibilità. ;)
Ancora su Parigi
Parigi è già passata, lasciandosi dietro una scia di quasi 800 e-mail (molto spam) e di quasi 2800 post nel feed aggregator al mio ritorno, per fortuna quasi smaltiti. La ville lumière è bella ma un po’ “overrated” se si pensa a come viene presentata. Non è poi neanche così romantica come dicono.
La mia ricerca delle Ugly Dolls è fallita e ho provato la Coca-Cola BlāK che sa (bella scoperta) di Coca-Cola e di caffè! La cow parade era una figata! Sono stato anche al musée du quai Branly ma era praticamente impossibile entrare; la parete vegetale esterna era comunque degna di nota. Una delle cose più piacevoli da visitare è il Musée d’Orsay; a Versailles ho preferito i giardini (rilassaaaaanti) alla reggia. Mi è piaciuto anche il coloratissimo Centre Pompidou, estremamente accogliente.
Gradualmente sto pubblicando tutte le foto sul photoblog.
Mondello pulp
Mamma che cosa si mangia stasera? Una fettina di pitone oppure di chihuahua?
(crosspostato su Rosalio)
Prevedere l’età e il sesso dei visitatori
Gli adCenter Labs di Microsoft hanno online uno strumento che immessa una parola chiave o un URL predice età, sesso e altre informazioni demografiche del consumatore-tipo collegato in base alle ricerche che effettua e alle pagine che ha visitato. Rimango colpito dal fatto che questo blog, secondo loro, sarebbe visitato in maggioranza da persone che non avrebbero ancora compiuto 18 anni. :)
Pensierini parigini
A Parigi la “grandeur” è ovunque: nei tasti degli interruttori, nell’aeroporto, in città, nella stronzaggine degli addetti ai front-office c’è la “grandeur”. A CDG hanno montato un Concorde su due trespoli in un perenne decollo. Le cinte che assicurano le chiusure delle valigie sono tricolori, le gru de La Défense pure, un po’ tutto aussi: c’est la France.
Le parigine sono bellissime, con quei tratti merovingi e carolingi e coloniali, indocinesi, maghrebini, polinesiani, congolesi. Mi sono ricreduto su queste francesi della capitale, così diverse nel portamento anche dalle connazionali del sud che in qualcosa mi ricordano molte altere italiane.
La Tour Eiffel è beigiolina. Illuminata è beigiolina dorata.
I parigini fanno oh! quando inizia il gioco di luci alle 22:00.
Vado a Parigi
Tra poche ore vado a Parigi per una vacanza mista, nel senso che uno dei giorni che ci passerò sarà dedicato al social networking con persone che operano nel settore ICT in Francia e alla presentazione della versione europea in sette lingue di accoona che si terrà mercoledì prossimo al Palais de la découverte, vicino all’arco di trionfo.
Tra i miei pensieri c’è quello per cui il tempo è mio nemico e gli unici miei alleati sono alcuni paesi francofoni che in passato mi hanno recato ausilio. Cercherò di riposarmi e di rilassarmi un po’, insomma. Mi sono informato su F.A.Q. Parigine su tutto quello che c’è da sapere.
In particolare sono quattro le cose che ho a cuore: comprare almeno una delle Ugly Dolls al negozietto annesso al musée des Arts décoratifs (sempre che sia aperto), provare la Coca-Cola BlāK (nuova bevanda a base di Coca-Cola e caffè lanciata al momento soltanto negli Stati Uniti e in Francia) vedere la cow parade e visitare il nuovissimo musée du quai Branly (voluto da Chirac e dedicato alle arti e alle civiltà di Africa, Asia, Oceania e Americhe, ricoperto di vegetazione, con un giardino di 17500 metri quadrati e la galleria centrale sospesa su piloni ecc.).
Porto con me La nascita della società in rete. Au revoir, à jeudi! ;)
Netstrike contro il regime iraniano
È ancora possibile partecipare al netstrike (operazione di intasamento di un server attuato da un gruppo numeroso di utenti che si collega in contemporanea al sito o ai siti web ospitati dal server stesso) contro il sito del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad (in questo momento il sito è irraggiungibile).
Si chiede il rilascio dei manifestanti di piazza Haft-e Tir a Teheran arrestati il 12 giugno mentre chiedevano più diritti per le donne iraniane e altre riforme.
Per partecipare si clicca qui.
Riotta, i blog e il Re Contenuto
Gianni Riotta (che stimo molto) ha pubblicato durante questa settimana un editoriale sulla convention di YearlyKos a Las Vegas in cui parla di blog e giornali.
«Il lupo dei giornali divorerà l’agnello dei blog. Ed è un bene. Da Las Vegas i bloggers riciclano un’utopia antica. Ma Re Contenuto resta più forte».
Questa è l’idea portante e ha suscitato qualche discussione (da dotcoma *:o), KURAI – A SUSHI WEBLOG, Maestrini per caso, manteblog, Pandemia, ecc.).
Innanzitutto il discorso di Gianni si basa su quella che in logica si chiama inferenza: l’inferenza è il processo con il quale da una proposizione accolta come vera, si passa a una proposizione la cui verità è considerata contenuta nella prima. Che il lupo dei giornali “divorerà” l’agnello del blog discenderebbe, quindi, dalla premessa accolta come vera per cui i blog non creerebbero contenuti originali.
«Se guardate cosa i blog mettono online, al 99% trovate articoli di giornali, testi di riviste, conferenze, saggi».
Questa affermazione non fa riferimento ad alcuna ricerca e la nostra esperienza quotidiana ci porta a vedere che i blog spesso producono contenuti inediti, quindi quella percentuale (e, di conseguenza, la tesi di fondo) va considerata non supportata da dati empirici. «Re Contenuto» è oggi il giornale? Certamente la realtà italiana è indietro rispetto agli Stati Uniti e lavorare a un miglioramento dei contenuti sarebbe un bene.
Condivido alcune cose dell’editoriale, per esempio il focus sul contenuto (soprattutto in Italia) e la volontà di puntualizzazione delle dinamiche tra i media (che il titolo sembra, però, ignorare…, così come il riferimento all’audience è inappropriato ai media come sono oggi, in tempi di “coda lunga“).
Un altro passaggio mi ha suscitato un brividino, cioè il richiamo alle radio libere durate un’estate (si fa per dire). L’ingresso dei grandi gruppi editoriali ha portato alla professionalizzazione della radiofonia italiana, soffocandone però spesso i guizzi di creatività. L’interesse dei gruppi editoriali in Italia per i blog potrebbe avere effetti negativi? La Rete non è però l’etere e sembra avere le caratteristiche per scongiurare tale pericolo.